Incontro di SOVVENIRE a Castellammare e Vico Equense

SOVVENIRE

Vico Equense, 3 giugno 2015

Il pomeriggio di lavoro è iniziato alle ore 15,00 con l’accoglienza da parte del Referente Regionale presso il Museo Diocesano di Castellammare di Stabia; subito si è passati alla visita guidati da un architetto che ha illustrato la storia dei reperti esposti.

All’incontro, svoltosi a Vico Equense, hanno presenziato S.E. Mons. Ciro Miniero, vescovo delegato della CEC, S.E. Mons. Francesco Alfano, vescovo dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, il dr. Stefano Maria Gàsseri del Servizio Centrale del Sovvenire, gli I.D. di 17 diocesi, e inoltre qualche collaboratore.

La celebrazione dei Vespri è stata arricchita con una riflessione, dettata da S.E. Mons. Francesco Alfano che, ben conoscendo la cultura odierna in merito al Sostegno Economico alla Chiesa, ha apprezzato l’impegno da tutti profuso ed ha augurato di continuare nel cammino intrapreso senza lasciarsi scoraggiare da incomprensioni o insuccessi.

L’ incontro si è svolto sempre sotto l’egida della comunione fraterna che si rafforza sempre più e anche le assenze forzate danno luogo a contatti continui sia telefonici che via internet con scambi continui delle esperienze che si maturano.

Si è evidenziato il notevole calo sia delle Offerte Liberali che dell’8xmille, che poi si è concretizzata in una diminuzione delle entrate e all’orizzonte si presenta un ulteriore calo per l’anno prossimo.

Da più diocesi si è fatto presente il costante calo delle presenze alle celebrazioni liturgiche e sacramentali con l’aggiunta di un cambio generazionale di Commercialisti e CAF sempre meno attenti e convinti della necessità di Sovvenire alle necessità della Chiesa e quindi meno orientati a dedicare tempo per convincere i clienti a firmare per l’8xmille.

E’ opinione comune che occorre porre l’attenzione di tutti al momento particolarmente difficile per l’adesione dei cittadini alla firma dell’8xmille per l’ostracismo verso la Chiesa Cattolica che ha portato ad una burocrazia molto pesante per la raccolta delle firme sia dei CU che dei 730/Unico.

Gli interventi, comunque, sono stati improntati sulle proposte anziché sulle lamentele ed essenzialmente si è avuto una convergenza di proposte sul come affrontare e invertire la tendenza dei minori introiti che è ormai un fenomeno decennale: sia per le Offerte Liberali sia per l’8xmille.

– Porre maggiore attenzione alla FORMAZIONE sia dei presbiteri sia di tutti i Servizi di Pastorale della diocesi attraverso un continuo richiamo all’argomento da parte dei vescovi;

– Insistere affinché tutte le parrocchie abbiano un referente parrocchiale per il Sovvenire;

– Prestare maggiore attenzione ai Commercialisti, CAF, ACLI, Patronati;

– Puntare sulla Pastorale Integrale: il Sovvenire, infatti, ha un carattere trasversale nella pastorale diocesana.

Bisogna tralasciare i vecchi schemi di invitare i fedeli, che vengono a messa, a firmare per l’8xmille, occorre impegnarsi ad informare del perché è ecclesialmente necessario tale firma e che essa ha anche risvolti sociali molto forti. Per tale motivo occorre dialogare con la gente, porre alla loro attenzione la visibilità dell’utilizzo dei soldi attraverso la consultazione dei siti che la CEI mette a disposizione mostrando come è semplice che ogni persona si documenti direttamente dell’operato della Chiesa.

Negli interventi degli I.D. si è evidenziato una particolare attenzione ai seminaristi che hanno partecipato in buon numero ai CampusDare e si auspica che per il 2015 la Campania sia presente, come fin ad oggi è accaduto.

Don Stefano Maisto ha definito il CampusDare come una bellissima esperienza fatta al di fuori del seminario auspicando che per il futuro si tengano più incontri anche informativi durante l’arco dell’anno, perché, se non sta a cuore al sacerdote, tutta la propaganda “stile attuale” non serve.

Si ha l’impressione che i parroci hanno paura dell’ignoto da affrontare uscendo “dalle parrocchie”, ma bisogna andare nelle scuole formando soprattutto gli insegnanti di religione, andare nelle famiglie utilizzando anche la benedizione delle case.

E’ importante formare:

  • Presbiteri

  • Diaconi

  • Religiosi

  • Operatori pastorali

  • Insegnanti di religione

Soprattutto occorre maggiore TRASPARENZA sia a livello diocesano che parrocchiale. E’ indispensabile per avere credibilità nell’invitare alla COMUNIONE e CONDIVISIONE se vogliamo recuperare il terreno perduto. Lo Spirito del Signore c’è sempre: ma noi!?

S. Ecc. mons. Miniero ha tratto le conclusioni invitandoci a non guardare al singolo problema: oggi quel che si riesce a fare è un vero miracolo perché prima la Chiesa era il centro della vita dell’uomo, ma oggi? La trasmissione della Fede ci è sfuggita di mano: i ragazzi fatta la Prima Comunione e la Cresima, addio, forse li rivedremo al matrimonio.

Lo sganciamento Fede/Vita è sempre più profondo specialmente nel fattore economico.

Dobbiamo però non scoraggiarci ma insistere cercando di comprendere che le rivoluzioni scompigliano, i piccoli passi invece costruiscono, e allora aiutiamo i presbiteri in punta di piedi, spingendoli piano piano ad un cambiamento radicale che il mondo di oggi richiede.

La giornata si è conclusa in un locale dove godendo del panorama del golfo di Napoli si è continuato a fraternizzare, concludendo con gli auguri a Enzo Romano per l’ordinazione diaconale ricevuta lo scorso 1 giugno.

Diac. Giovanni Dentice

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