Presento con piacere la Guida liturgico-pastorale 2022/2023, strumento di comunione tra le nostre Chiese. Questa comunione si esprime anche nel coinvolgimento della Commissione liturgica regionale nella progettazione e realizzazione di questo sussidio che ci aiuta, durante l’Anno liturgico, a restare fedeli allo spirito liturgico e a celebrare il mistero di Cristo risorto secondo le indicazioni della Chiesa.
Nella Lettera Apostolica Desiderio desideravi, Papa Francesco ha voluto condividere alcune riflessioni sulla liturgia, «dimensione fondamentale per la vita della Chiesa… alcuni spunti di riflessione per contemplare la bellezza e la verità del celebrare cristiano» (n. 1). La bellezza della liturgia sta nel fatto che ci garantisce l’incontro con Gesù risorto. Le nostre celebrazioni devono favorire questo incontro, perciò è necessario evitare di farle diventare rappresentazioni sacre, aggiungendo elementi e parole estranee ad esse: «A noi – dice il Papa – non serve un vago ricordo dell’ultima Cena: noi abbiamo bisogno di essere presenti a quella Cena, di poter ascoltare la sua voce, mangiare il suo Corpo e bere il suo Sangue: abbiamo bisogno di Lui. Nell’Eucaristia e in tutti i sacramenti ci viene garantita la possibilità di incontrare il Signore Gesù e di essere raggiunti dalla potenza della sua Pasqua» (Desiderio desideravi 11).
Nell’Eucaristia e in tutti i sacramenti incontriamo Gesù! Per le chiese della Campania auspichiamo un cammino che faccia crescere tutti, pastori e fedeli, in questa consapevolezza, nell’apprezzare sempre più il dono che riceviamo, ad una maggiore preparazione liturgica per arrivare sempre più ad una «piena, consapevole e attiva partecipazione alle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano, “stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo acquistato” (1Pt 2,9; cfr 2,4-5), ha diritto e dovere in forza del battesimo» (SC 14).
È fondamentale educare i nostri fedeli al linguaggio liturgico, ai simboli… Non possiamo dare nulla per scontato, né la fede, né la comprensione di ciò che facciamo. La celebrazione dei sacramenti, più che rappresentare il compimento di un cammino di crescita, in particolare quelli dell’iniziazione cristiana, sono diventati da troppo tempo, nella stragrande maggioranza dei casi, occasioni per festeggiamenti. Tutto ciò richiede un particolare impegno da parte dei ministri ordinati nella formazione liturgica dei fedeli; questo comporta prima di tutto un cammino di formazione personale per far trasparire, attraverso un modo di celebrare “serio, semplice e bello”, il mistero che celebrano. «I ministri ordinati svolgono un’azione pastorale di primaria importanza quando prendono per mano i fedeli battezzati per condurli dentro la ripetuta esperienza della Pasqua. Ricordiamoci sempre che è la Chiesa, Corpo di Cristo, il soggetto celebrante, non solo il sacerdote. La conoscenza che viene dallo studio è solo il primo passo per poter entrare nel mistero celebrato. È evidente che per poter condurre i fratelli e le sorelle, i ministri che presiedono l’assemblea devono conoscere la strada sia per averla studiata sulla mappa della scienza teologica sia per averla frequentata nella pratica di una esperienza di fede viva, nutrita dalla preghiera, di certo non solo come impegno da assolvere. Nel giorno dell’ordinazione ogni presbitero si sente dire dal vescovo: “Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della croce di Cristo Signore”» (Desiderio desideravi 36).
Quest’anno la Guida è arricchita da una selezione di immagini di opere d’arte cristiana del ricco patrimonio del nostro territorio campano. In un ideale percorso liturgico-catechetico-pastorale distribuito nei vari tempi dell’Anno liturgico, richiamano al cammino sinodale che stiamo vivendo. Rivolgo un particolare ringraziamento al prof. Agnisola per la ricerca e la presentazione delle opere.
Nei ritmi e nelle vicende di questo nuovo anno che si apre davanti a noi, auguro a tutti di vivere intensamente i misteri della salvezza e di innalzare a Gesù, Signore del tempo e della storia, una lode perfetta.
+ Antonio di Donna
Vescovo di Acerra
Presidente della Conferenza Episcopale Campana