Presentato questa mattina all’Università degli Studi di Salerno il Dossier Regionale 2024 sulla povertà curato dalla Caritas Campania.
Presenti il Presidente della CEC Mons. Antonio di Donna, il Vescovo delegato Caritas CEC Mons. Antonio De Luca e il Presidente della Regione Campania On. Vincenzo De Luca.
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Dossier Regionale Povertà 2024
Introduzione di S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo delegato Caritas CEC
“La preghiera del povero sale fino a Dio” (cfr Siracide 21,5) è il tema che Papa Francesco ha voluto porre in evidenza per la VIII Giornata Mondiale dei Poveri. Nel messaggio scritto per questa giornata Papa Francesco ha voluto sottolineare con forza il suo vero significato, affinché fosse chiara la centralità che devono avere i poveri nelle nostre Chiese e l’importanza di quel che possono insegnarci rispetto a ciò che è davvero importante nella vita. La Giornata Mondiale dei Poveri è diventata ormai un appuntamento per ogni comunità ecclesiale.
È un’opportunità pastorale da non sottovalutare, perché provoca ogni credente ad ascoltare la preghiera dei poveri, prendendo coscienza della loro presenza e necessità. È un’occasione propizia per realizzare iniziative che aiutano concretamente i poveri, e anche per riconoscere e dare sostegno ai tanti volontari che si dedicano con passione ai più bisognosi. Dobbiamo ringraziare il Signore per le persone che si mettono a disposizione per ascoltare e sostenere i più poveri. Sono sacerdoti, persone consacrate, laici e laiche che, con la loro testimonianza, danno voce alla risposta di Dio alla preghiera di quanti si rivolgono a Lui. Il silenzio, dunque, si spezza ogni volta che un fratello nel bisogno viene accolto e abbracciato. I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro.
Ma dalle parole di Papa Francesco emerge anche l’importanza del ruolo dei volontari che si dedicano ogni giorno ai poveri, e questo dossier vuole mettere in luce l’opera di ascolto e di sostegno realizzata quotidianamente da loro.
La Delegazione Regionale Caritas promuove oramai da vent’anni questo report al fine di dare un volto alle tante storie di povertà che si rivolgono alle Caritas della Campania, ma anche per raccontare quanto realizzato dai tanti volontari del nostro territorio, perché il loro impegno quotidiano testimonia che è possibile fare il bene e farlo bene, senza mai voltarsi dall’altro lato seguendo l’insegnamento della parabola del buon samaritano.
Quest’anno sono 20 le diocesi della Campania che si sono impegnate nel mettere a disposizione i dati raccolti nei loro Centri di Ascolto, affinché questo report divenga anche un’occasione di animazione che, attraverso la pedagogia dei fatti, possa educare alla carità. L’impegno costante delle Caritas della Campania in favore di coloro che vivono situazioni di difficoltà e di bisogno,
il cui grido di preghiera riecheggia ogni giorno nei nostri Centri di Ascolto, è la traduzione in azioni concrete del progetto di Dio.
Tutto ciò viene testimoniato anche attraverso i numeri che appunto, non sono numeri, ma la concretizzazione delle preghiere dei poveri. E questi numeri ci raccontano che nel corso dell’ultimo anno sono aumentati tantissimo coloro che si sono rivolti alla Caritas per chiedere aiuto. Perché gli strumenti di aiuto nei loro confronti sono diminuiti e perché sono anche divenuti sempre più complessi i percorsi per potervi accedere.
Sono madri e padri di famiglia a cui si prospettano percorsi istituzionali per la ricerca di un lavoro, ma poi questo lavoro in molti casi non esiste, se non con una retribuzione economica indegna rispetto all’impegno richiesto loro.
Non tutti possono accedere ai più alti livelli di istruzione, ma ciò non deve significare che non possano esserci opportunità lavorative adeguate per tutti.
Sono minori che non vengono direttamente in Caritas, ma chiedono aiuto attraverso i loro genitori. A riguardo non solo i dati ufficiali, ma anche l’esperienza di ascolto, ci mostra che la povertà nelle famiglie aumenta al crescere del numero dei figli, poi però ci si meraviglia se la denatalità continua ad aumentare.
Sono giovani che stanno perdendo la fiducia nella possibilità di un futuro diverso, così cresce il numero dei Neet, ovvero di coloro che non studiano, non lavorano e non fanno formazione. Sono ragazzi sospesi tra un presente senza opportunità ed un futuro che non sembra concretizzarsi mai. A loro viene prospettata la possibilità di lasciare questo territorio per andare altrove in cerca di opportunità migliori, ma questo “esodo di cervelli” sta divenendo un’emorragia di futuro per l’intera regione che vede andar via le sue “risorse” migliori.
Sono anziani che dopo una vita di lavoro e sacrifici vedono diminuire sempre più le risorse a loro disposizione, perché il potere di acquisto delle loro pensioni si è eroso anno dopo anno.
Sono migranti che troppo spesso sono sfruttati e maltrattati, mentre contribuiscono al benessere dei nostri territori, partendo da un lavoro di cura e di vicinanza ai nostri anziani che tanti altri non vogliono portare avanti.
In questo dossier ci sono anche i dati provenienti dalle fonti ufficiali (Istat, Banca d’Italia, Eurostat ecc.) che ci raccontano che la Campania per l’istruzione, per l’economia, per il lavoro, per la salute occupa sempre più le ultime posizioni in Italia, in molti casi riscontrando condizioni peggiori persino rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno. Ciò che preoccupa è che negli ultimi
anni, anche quando questi dati sono leggermente migliorati, le differenze tra la Campania ed il resto d’Italia e d’Europa sono rimaste enormi.
Certamente il quadro regionale appare avvilente, ma la fiducia nel futuro si concretizza proprio attraverso il forte impegno di quei volontari di cui si è discusso in precedenza. A loro va il mio ringraziamento e quello di tutti i Vescovi della Campania, perché attraverso il loro operare quotidiano hanno permesso di mostrare a tutti il vero volto di Dio.
+ P. Antonio De Luca
Delegazione regionale Caritas