La Chiesa Campana accoglie con grande gioia e riconoscenza la notizia che Papa Francesco ha approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi per la canonizzazione del Beato Bartolo Longo.
Nel 2024, Monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo prelato e delegato pontificio del Santuario di Pompei, e Monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza Episcopale Campana, avevano avanzato la richiesta ufficiale per la canonizzazione di Bartolo Longo. La risposta positiva del Santo Padre è stata accolta con profonda gratitudine, specialmente considerando il momento di sofferenza in cui il Papa si trovava presso l’Ospedale Gemelli. «Ogni parola sembra incapace di spiegare tutta la nostra commozione e la gratitudine per il Papa che, pur in un momento di sofferenza e dalla “cattedra” speciale dell’Ospedale Gemelli, ha voluto concedere a tutti i devoti della Madonna di Pompei, ovunque nel mondo, questa grande gioia», ha dichiarato Monsignor Caputo.
Bartolo Longo, nato a Latiano, in Puglia, e vissuto tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, si distinse come fervente apostolo del Rosario. Durante gli studi di Giurisprudenza a Napoli, attraversò un periodo di interesse per lo spiritismo, ma ritrovò la fede grazie all’aiuto di alcuni sacerdoti. Da quel momento, si dedicò con fervore alle opere di carità e all’evangelizzazione. Si adoperò per migliorare le condizioni di vita dei poveri della Valle di Pompei. Nel 1875 portò nella cittadina campana un’immagine della Madonna e l’anno successivo avviò la costruzione del santuario, consacrato alla Madonna del Rosario il 7 maggio 1891.
Il suo impegno e la sua opera furono riconosciuti da San Giovanni Paolo II, che lo beatificò nel 1980. Nell’omelia per la beatificazione il Papa disse: “La sua lunga vita è stata ispirata da una fede semplice ed eroica e densa di episodi suggestivi, durante la quale sgorgò e si sviluppò il miracolo di Pompei. Iniziando dall’umile catechesi ai contadini della valle di Pompei, e dalla recita del Rosario davanti al famoso Quadro della Madonna, fino all’erezione dello stupendo Santuario e all’istituzione delle opere di carità per i figli e le figlie dei carcerati, Bartolo Longo portò avanti con intrepido coraggio un’opera grandiosa che ancora oggi ci lascia stupiti ed ammirati”.
Con la decisione di oggi di Papa Francesco, Bartolo Longo, autentico testimone di speranza, sarà Santo. La canonizzazione rappresenta un evento di straordinaria importanza per la Chiesa Campana e per tutti coloro che hanno trovato nella vita del nuovo Santo un esempio di conversione, dedizione e amore per i più bisognosi.