L’Iniziazione Cristiana Campania: quali possibili prospettive?

Copertina relazione don Antonio Serra

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Convegno Catechistico Regionale

L’Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi
in Campania: quali possibili prospettive?  

Benevento – 24 aprile 2012

di don Antonio Serra

         Una doverosa premessa

Una nuova organizzazione dell’ICFR in Italia costituisce un arduo e delicato compito: sulle prospettive non c’è ancora un consenso unanime da parte di esperti e pastori; in tutti, però, c’è il desiderio di riflettere e sperimentare possibili proposte percorribili, capaci di aprire al “nuovo” senza distruggere ciò che di buono rimane del “vecchio”.

Ci poniamo, anzitutto, nel solco della Catechesi Italiana riprendendo la recente  Lettera: Annuncio e catechesi per la vita cristiana, redatta per i quarant’anni del Documento Base: Il rinnovamento della catechesi. I nostri vescovi al n. 14 della Lettera, chiedono alle comunità di ripensare in questi termini l’iniziazione cristiana: «L’iniziazione cristiana non è una delle tante attività della comunità cristiana, ma l’attività che qualifica  l’esprimersi proprio della Chiesa nel suo essere inviata a generare alla fede e realizzare se stessa come madre».

La seconda coordinata importante è rappresentata dal documento Educare alla vita buona del Vangelo, in cui la Chiesa Italiana riassume gli orientamenti per il nuovo decennio 2010-2020. Al capitolo quinto, tra gli obiettivi e le scelte prioritarie, i nostri Vescovi ribadiscono ancora che l’iniziazione cristiana è l’espressione ecclesiale che meglio mette in luce la forza formatrice dei sacramenti per la vita cristiana. In questo decennio l’episcopato incoraggia fortemente a «discernere, valutare e promuovere una serie di criteri che dalle sperimentazioni in atto possano delineare il processo di rinnovamento della catechesi, soprattutto nell’ambito dell’iniziazione cristiana. È necessario, inoltre, un aggiornamento degli strumenti catechistici, tenendo conto del mutato contesto culturale e dei nuovi linguaggi della comunicazione».

In queste parole, noi cogliamo l’invito a cercare e a sperimentare percorsi che incidano nella formazione cristiana, soprattutto per le nuove generazioni.

Questo mio intervento non ha nessuna pretesa di risolvere gli spinosi problemi relativi all’IC, ma vuole raccogliere qualche utile considerazione, come sintesi umile e pertinente di ciò che in questi ultimi anni è stato pubblicato e sperimentato sul campo.

 

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