Nella sede della Cec a Pompei, si è riunita la Delegazione regionale Caritas Campania, alla presenza del vescovo delegato per la carità, monsignor Antonio Di Donna, e del delegato regionale, Carlo Mele. In apertura dell’incontro, che si è svolto la mattina di venerdì 11 dicembre, monsignor Di Donna, ha ripreso le parole di Papa Francesco, citando l’Enciclica “Misericordiae Vultus” (numeri 21 e 22) in cui mette a confronto la misericordia e la giustizia: «In particolare gli operatori Caritas sono chiamati a fare unità tra quest’ultime, consapevoli che tutto ciò non è frutto dell’uomo ma bensì del regno dei cieli. A voi chiedo di recuperare le opere di misericordia all’interno delle vostre diocesi, l’anno della misericordia appena cominciato è un buon tramite per perseguire questo nostro obiettivo. Il Santo Padre ci sprona anche a catechizzare i giovani instradandoli nella messa in pratica di alcune opere di misericordia».
All’ordine del giorno l’analisi delle criticità legate all’alluvione, che hanno visto particolarmente impegnate le Caritas delle diocesi di Benevento e Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti. Il direttore di quest’ultima, don Nicola Blasi, ha riferito che su 27 comuni, nessuno è stato risparmiato dall’alluvione, 7 sono i paesi maggiormente colpiti nei quali sono almeno 50 le famiglie sfollate, che sono state ospitate da altre famiglie delle comunità vicine, grazie al lavoro delle Caritas locali. La situazione sta peggiorando, soprattutto perché le famiglie si sento abbandonate e sono sfiduciate rispetto alle gravi perdite subite. Sono senza scorte alimentari, i contadini hanno perso gran parte del raccolto e sussiste il grande problema della bonifica dei terreni per lo smaltimento dei rifiuti. Di fronte ad una iniziale assenza delle istituzioni, l’impegno dei volontari Caritas è stato essenziale. Poi è subentrata la nomina del commissario straordinario e si è in attesa degli aiuti da parte del Governo. Grazie alla nascita del progetto “Alziamoci”, la Caritas sta cercando di risollevare queste famiglie provvedendo a tutte le priorità, con l’acquisto di elettrodomestici, ma anche dell’arredamento, in particolare camere da letto. E’ stato anche sollecitato l’aiuto economico da parte della Cei.
Dallo scambio costruttivo tra i direttori ed i collaboratori delle Caritas diocesane presenti, è stato possibile tracciare le linee programmatiche per le attività da realizzare nel prossimo anno.
In merito al Dossier povertà regionale, Ciro Grassini, comunica che per il mese di maggio 2016 è prevista l’uscita della pubblicazione, che raccoglierà i dati del 2014 e del 2015. Evidenzia anche che la Regione Campania sta elaborando il Piano Sociale regionale che sarà bene poi approfondire organizzando incontri specifici.
Per quanto riguarda il settore comunicazione, Carlo Lettieri propone di rielaborare una pubblicazione con tutte le schede conoscitive delle Caritas diocesane, da inserire anche nel sito (www.caritascampania.it), per offrire la possibilità a chiunque di trovare i contatti necessari, in base alle necessità e alle emergenze presenti nei singoli territori. Si concorda anche sulla necessità di potenziare lo spazio Caritas presente nel sito della Cec (www.conferenzaepiscopalecampana.it).
Giancamillo Trani relaziona in merito al progetto “Rifugiato a casa mia”, che al momento sta riguardando i richiedenti asilo e i rifugiati di secondo livello. Caritas Italiana ha rilanciato questo progetto, che era già stato sperimentato nel 2012 su 13 diocesi; al momento sono 170 i progetti d’accoglienza. Il vitto e l’alloggio vengono offerti dalle parrocchie, istituti religiosi o famiglie ospitanti.
Don Carmine Schiavone e Carlo Mele confermano che il servizio civile sta procedendo positivamente, soprattutto con l’azione di formazione, preannunciando che il 12 marzo 2016 (giorno di San Massimiliano), Papa Francesco ha indetto una udienza privata alla quale potranno partecipare i ragazzi impegnati nei progetti sia interdiocesani che diocesani.
Don Giovanni Russo, referente dell’area Emergenze e Mondialità, relaziona in merito all’incontro tenuto con la Protezione Civile regionale, nel quale è stato ribadito che la Caritas non può sostituire il lavoro delle istituzioni, auspicando un lavoro di piena sinergia con il volontariato impegnato nel settore.
Infine, don Martino De Pasquale, informa i presenti del progetto portato avanti dai detenuti del carcere di Vallo della Lucania, con la produzione di ostie da poter usare nelle celebrazioni eucaristiche di ogni parrocchia. Su sollecitazione anche del vescovo, monsignor Di Donna, tutti concordano sull’importanza di promuovere ulteriormente questa positiva iniziativa.
Nell’incontro sono stati anche nominati dei referenti della Delegazione regionale Caritas per tre aree specifiche: Maria Pia Messina (direttore Acerra) per l’area Promozione Caritas, don Carmine Schiavone (direttore Aversa) per l’area Promozione Umana e don Giovanni Russo (direttore Pompei) per l’area Emergenze e Mondialità.
I tre referenti hanno poi relazionato sulle attività poste in essere da ogni settore in una riunione successiva della Delegazione Regionale Caritas, che si è svolta venerdì 22 gennaio, sempre nella sede Cec a Pompei.
In particolare, don Giovanni Russo, in merito all’area Emergenze e Mondialità, ha riferito che da tavoli di lavoro nazionali è emersa la necessità di potenziare la costituzione di coordinamenti a livello regionale (composti da una equipe e in contatto con referenti che ogni diocesi dovrebbe avere), in modo da poter intervenire tempestivamente e solidamente in caso di calamità naturali.
Maria Pia Messina, referente dell’area Promozione Caritas (che comprende gli Osservatori delle povertà, i Centri di ascolto e i Laboratori Caritas parrocchiali), ha illustrato l’idea di riattivare un percorso di formazione (con incontri da realizzare mensilmente di sabato mattina nella sede Cec di Pompei, con la collaborazione di Ciro Grassini e Rosario Pellegrino). Ad ogni diocesi è stato chiesto di fornire suggerimenti in merito ed è stato fissato un primo incontro programmatico per sabato 27 febbraio, al quale sarà presente il vescovo, monsignor Antonio Di Donna. Sul Dossier povertà regionale, Ciro Grassini ha confermato che sarà realizzato (grazie ad un finanziamento di 20.000 euro della Caritas Italiana ed un cofinanziamento di 4.000 euro) e raccoglierà i dati di 16 diocesi (con l’aggiunta, rispetto all’edizione del 2013, delle diocesi di Ischia e Sant’Angelo dei Lombardi).
Per quanto riguarda l’udienza con il Papa prevista per il 12 marzo a Roma, don Carmine Schiavone, ha informato che hanno già aderito 300 volontari del servizio civile (su 340). Rispetto al progetto “Rifugiato a casa mia” è intervenuto Roger Adjicoudè, informando che le diocesi coinvolte nell’iniziativa sono diventate sette.
Don Nicola De Blasio, circa gli interventi per l’alluvione nel beneventano, aggiorna sull’aiuto che ad oggi viene offerto a ben 160 nuclei familiari. E’ stato anche attivato un sito internet per aggiornare sulle attività messe in essere ed è stato realizzato un dossier sull’esclusione sociale, denominato “Povertà in corso”.
Nell’incontro viene anche presentata l’esperienza che sta portando avanti la cooperativa Maglificio Quindicipassi, che produce maglie in un bene confiscato alla camorra a Quindici, nella diocesi di Nola.
In merito al Settore Comunicazione Carlo Mele informa che è stato attivato lo spazio Caritas sul sito della Cec Campania, curato da Carlo Lettieri, insieme al sito della Caritas Campania. Prosegue la raccolta delle schede conoscitive delle Caritas Diocesane, che saranno presentate nell’’incontro che la Delegazione regionale avrà con la Caritas Italiana nella sede Cec a Pompei, venerdì 19 febbraio.